Marocco, successo per il “Festival Gnaoua” ad Essaouira

E’ andata in archivio, con successo, l’edizione del 2023 del “Festival di Gnaoua”. Dal 22 al 24 giugno, le strade della cittadina marocchina di Essaouira sono state invase dalla musica e dalla gente. Il gnaoua è la musica introdotta in Marocco dagli schiavi neri razziati per secoli dai mercanti di uomini tra Mali e Guinea. Si tratta di musica suonata dai maalem, i maestri della confraternita gnaoua, con nacchere, tamburo e il guenbri (una sorta di liuto).

I musicisti sono accompagnati da ballerini che si esibiscono in danze frenetiche fino anche ad entrare in trance. Riti ancestrali per entrare in contatto con se stessi e scacciare il male.

Festival di Gnaoua ad Assaouira 2023 (foto di Alberto Anfossi)

In questa 24esima edizione, la prima dopo la pandemia da Covid-19, la “città bianca” è tornata ad essere invasa da centinaia di migliaia di giovani (ma non solo) che hanno assistito ai concerti di sessanta band.

Festival di Gnaoua ad Assaouira 2023 (foto di Alberto Anfossi)

Tutti gli spettacoli si sono svolti nel piazzale davanti a Bab Marrakech, la porta che conduce all’antica capitale. Eventi che si sono fusi, avvolgendo la città con i suoni della Troupe Tambours du Burundi Amagaba, il sassofonista americano Jaleel Shaw, la cantante marocchina Sanaa Marahati e i Maâlems Mohamed e Saïd Kouyou.

Gli eventi collaterali, invece, si sono svolti tra la piazza del porto e i bastioni della Skala. Per questo festival, Essaouira viene chiamata – da molti – la Woodstock africana.

Festival di Gnaoua ad Assaouira 2023 (foto di Alberto Anfossi)

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