E’ stato il momento clou della “Giornata nazionale delle persone con disabilità”: lo spettacolo teatrale “Antigone”, tragedia tratta dall’opera di Sofocle, si è svolta con successo, la settimana scorsa, ad Algeri.
Lo spettacolo, ideato e diretto da Sadek El Kébir, su testo adattato da Wissem Rahmani, è stato presentato dopo tre mesi di preparazione, da una dozzina di attrici e attori sordomuti, al Teatro Nazionale Mahieddine Bachtarzi.

Si tratta di uno spettacolo teatrale della durata di 85 minuti che mette in scena la storia di “Antigone” con l’aggiunta di arrangiamenti per renderlo più accessibile a tutti. accessibile. “Un’esperienza singolare e conclusiva che tratta l’anatomia dei sensi”, ha spiegato il regista.

L’atemporalità della voce fuori campo informava i ciechi tra il pubblico sui gesti e i movimenti dei personaggi al di fuori dei dialoghi, mentre due sentinelle posizionate ai lati del palco hanno tradotto nel linguaggio dei segni gli scambi tra i diversi personaggi.

La scenografia, anch’essa opera di Sadek El Kébir, delimitava lo spazio scenico mediante un grande fascio di luce circolare che aiutava notevolmente gli attori nei loro movimenti, così come la disposizione delle sedie poste ai quattro angoli del spazio. Tutto per fare in modo tale di facilitare l’orientamento degli attori, guidati da una colonna sonora, firmata da Azzeddine Fillali, fatta di sottofondi musicali lenti e continui con suoni bassi, riferiti al tormento, alla psicosi e alla fatalità.

Gli interpreti, Fatima Ham Cherif, Mounia Selaa, Romeissa Lahmar Belhadj, Amine Bensafi, Abdessamiê Bendada, Achraf Bouabdellah, Hassen e Hocine Ferroudj, Mounir Seddouki e Mehdi Banatia, sono riusciti a portare la densità del testo e ad occupare tutti gli spazi della messa in scena, molto applaudita dal pubblico, tenuto in sospeso per tutta la durata dello spettacolo.
