“La Corona della Sposa”: musical da Siviglia a Damasco

Da Siviglia a Damasco. Quadri di danza e musica tra storia d’amore e di guerra. Il Teatro dell’Opera di Damasco ha ospitato lo scorso 2 ottobre la prima del musical “Taj Alarouss” (“La Corona della Sposa”).

Lo spettacolo di danza espressiva ripropone, attraverso un racconto lirico e fiabesco, in un contesto storico che tocca vita, amori e delusioni, difficoltà e speranza dei suoi protagonisti, tra le magiche atmosfere dell’Andalusia e i ritmi e la musica araba. 

Il musical è ambientato nel 1485 a Siviglia. Al centro c’è la storia dell’amore tra una ragazza araba “Wajida” e il giovane zingaro “Jabiro”, sullo sfondo della guerra. Tutto parte dal rifiuto di “Wajida” di sposare il sovrano spagnolo Alphonso. La giovane decide di fuggire con il suo amante.

La persecuzione spagnola in atto contro arabi e zingari, costringe i due giovani ad abbandonare tutto, fuggire ed immigrare attraversando il mare verso l’altra sponda del mediterraneo. Il quadro di chiusura presenta una forma di collegamento storico culturale tra le due sponde e un ponte tra l’Andalusia e la Siria.

E’ una produzione artistica tutta siriana della compagnia di danza “Dance”. I testi sono Mohamed Omar. La regia, invece, è stata affidata a Ahmed Zuhair, le musiche a Mohamed Habash, e le coreografie a Ranim Al Malt. 

Il cast vede nomi di primo piano tra attori e ballerini dell’Alto Istituto di Arte teatrale. Tra di loro, gli attori Jawan khuder, Nahed Al Halabi, Ghassan Al Dabs, Ali Akroush, Walid Al Dabbs, Muhammad Issa e Kafah Salman, accompagnati sul palco da 60 ballerini (tra di loro Ranim Al Malat, Moatasem Umairi, Aya Kanawati, Iman Kiali e Mohamed Tripulsi).

 Il musical “Taj Alarouss” (“La Corona della Sposa”), patrocinato dal Ministero della Cultura siriana, secondo la critica, rappresenta un lodevole passo e un coraggioso tentativo di avvicinarsi ad un genere non molto conosciuto nel mondo arabo, rischioso e difficile per la sua complessità tecnica e preparativa soprattutto nella fase della messa in scena. Il debutto ha segnato un discreto successo sia di pubblico che di critica. Lo spettacolo verrà replicato – a grande richiesta – per altre date al Teatro dell’Opera di Damasco.

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