Iraq: recuperati rari manufatti del IV millennio a.C

Il Ministero degli Affari Esteri iracheno è riuscito a recuperare due rari manufatti finiti illegalmente negli Stati Uniti diversi anni fa. Il recupero dei manufatti è stato possibile grazie alla cooperazione tra l’Iraq e gli Stati Uniti: un’operazione congiunta che ha portato alla restituzione di reperti archeologici e antichità irachene contrabbandate illegalmente.

Il valore stimato dei due pezzi è di circa 275 mila dollari. Si tratta una statuetta di un elefante di calce e una in alabastro raffigurante un toro: entrambe risalirebbero al IV millennio a.C., e sono stati saccheggiati dall’antica città di Uruk e trafugati durante la Guerra del Golfo a New York alla fine degli anni novanta.

Lo scorso agosto, l’Iraq ha annunciato di aver recuperato più di 17 mila reperti antichi contrabbandati negli Stati Uniti d’America, 9 in Giappone, 7 nei Paesi Bassi e uno in Italia.

La legge irachena impone severe sanzioni ai contrabbandieri e ai trafficanti di antichità, tuttavia, non è ancora possibile sradicare del tutto il fenomeno, soprattutto perché l’Iraq è uno dei paesi più ricchi al mondo di antichità, vista la presenza di città tra le più antiche del mondo con migliaia di siti archeologici dei Sumeri, Babilonesi e Assiri.

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