“Elnar belnar”: quando la fiction esorcizza la dura realtà

Di Naman Tarcha. In mezzo ad una ricca e variegata offerta nell’abbuffata televisiva della stagione di Ramadan 2023, spicca una serie drammatica di soli sei episodi “Elnar belnar” (“Il fuoco con il fuoco”). La serie si è già fatta notare, suscitando critiche e discussioni, apprezzamenti e giudizi positivi, sia per la scrittura e regia coraggiosa che tocca in modo frontale e diretto temi reali e argomenti complessi, sia per l’importante cast di attori, tra i quali, i due siriani Karess Bashar e Abed Fahd e l’attore comico libanese Georges Khabbaz. 

La serie tv, ambientata in Libano, tocca l’argomento delle condizioni disumane e la sofferenza dei rifugiati siriani, costretti a lasciare le proprie case: un grosso peso per il paese dei cedri, con tante difficoltà e divisioni. Nella serie, inoltre, emerge il tema dell’eterna rivalità tra siriani e libanesi, e la ovvia somiglianza nei desideri e nelle speranze dei due popoli vicini di casa. Il tutto è affrontato in un contesto sociale nuovo, attraverso i suoi protagonisti, con la sua complessità e contraddizione degli esseri umani, divisi tra amore e odio, frustrazioni e sopravvivenza, razzismo e umanità.

La protagonista “Maryam”, maestra siriana, interpretata dall’attrice Karess Bashar, si ritrova bloccata a Beirut, dopo essere fuggita dalla sua patria devastata dalla guerra. Sola e senza documenti, è stata costretta a lottare per sopravvivere in una città che non conosce, e superare pregiudizi, odio e razzismo di una parte dei libanesi.

Nel corso degli eventi, due uomini tentano di conquistare il cuore della rifugiata Maryam, uno dei quali è “Omran” (Abed Fahd), un prepotente commerciante di valuta e usuraio siriano, pronto a tutto per raggiungere i suoi obiettivi; il secondo è “Aziz” (Georges Khabbaz), un insegnante libanese di pianoforte cinico e razzista, con un odio arretrato per i siriani, aggravata dai tanti rifugiati riversati in Libano durante la guerra.

Una scena tra i tre principali protagonisti ha già scatenato polemiche e discussioni. Sullo sfondo “Aziz” che solleva uno striscione con la scritta “I siriani non sono autorizzati a vagare dopo le otto di sera” (un fatto realmente accaduto in un paesino libanese). Il tutto ha suscitato l’ira di “Maryam” in uno scambio di battute, molto forte e diretto.

Il protagonista “Aziz” si rivolge a “Maryam” dicendo: “Il vostro passato è brutto con noi e il vostro presente è ancora peggio: metterò la mia testa sotto terra al vostro posto”. A sua volta, “Maryam” gli ha risposto dicendo: “Prima di tutto, non siamo stati noi a venire da voi, ma ci avete chiesto voi, e senza di noi vi sarete scannati tra di voi. (in riferimento all’intervento siriano per fermare la guerra civile libanese negli anni ottanta)”. 

La serie è scritta dal giovane e talentoso sceneggiatore siriano Ramy Koussa, diretta dal regista Mohamad Abdul Aziz e prodotta da Cedars Art Production di Sabbah Brothers. Nel cast oltre a Abed Fahd, Karess Bashar, Georges Khabbaz, ci sono Tariq Tamim, Zina Makki, Tony Issa e molti altri.

Della serie “Elnar belnar” (“Il fuoco con il fuoco”) ci sarà ancora tanto da dire e da ammirare seguendo gli sviluppi della storia e aspettando gli altri episodi fino alla fine del Ramadan.

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