La musica ha un segreto: riesce a far superare le fatiche e le difficoltà e a far affrontare le sfide della vita. La musica – a volte – ci trasforma in eroi quotidiani attraverso le note, i suoni, le atmosfere. E così che L’Orchestra Sinfonica Nazionale Siriana, diretta dal Maestro Misak Baghboudrian, ha eseguito il 15 marzo scorso il concerto “Vita e Destino” al Teatro dell’Opera di Damasco. Attraverso un programma diviso in tre parti è stato portato un messaggio di solidarietà alla popolazione siriana colpita dal devastante terremoto, un omaggio allo spirito di Nuri al Ruhaibani, recentemente scomparso, e un’evocazione del genio di Beethoven nel gioco del destino.

L’apertura del concerto è stata affidata al brano “Syria” di Grazia Bonasia, musicista italiana, direttrice d’orchestra e compositrice costantemente impegnata nello studio e nella ricerca di repertori in ambito barocco e contemporaneo.

Il pezzo, composto da Bonasia nel 2021, è un messaggio di solidarietà e amicizia dedicato al popolo siriano, e racchiude nel suo stile contemporaneo una nuova esperienza sperimentale, mescolando voci elettroniche con l’orchestra. Gli effetti sonori, inoltre, vengono registrati, modificati e trasmessi accompagnati dal vivo dall’orchestra.

In memoria del musicista Nuri al Ruhaibani, scomparso due settimane fa, l’Orchestra Sinfonica Nazionale Siriana ha eseguito inoltre due delle sue composizioni: “Tarik Al Harir” (“La via della seta”) e “Al Qafila Inda Alfajer” (“La carovana all’alba”). Sono stati eseguiti, anche, dei brani tratti dall’opera “Suwar musiqiya minal Sharq” (“Immagini musicali dall’est”), composta da dodici brani orchestrali di natura nostalgica ed umana.

La conclusione del concerto, invece, è toccata alla Quinta Sinfonia di Beethoven, nota come la “Sinfonia del Destino”, una delle sue composizioni più importanti e uno dei brani classici più famosi al mondo. In essa si intrecciano il conflitto musicale e quello artistico marcato a un impatto emotivo dei suoi quattro movimenti vitali che si concludono in uno spiraglio di luce verso un futuro più luminoso.

Il Maestro Misak Baghbudarian, musicista siriano e direttore dell’Orchestra Sinfonica Nazionale Siriana, ha commentato la scelta di riprendere le attività concertistiche dopo il tragico terremoto, spiegando che la musica è nata per esprimere le storie in cui viviamo e che il musicista riflette i suoi sentimenti in ciò che esegue per essere reale sul palco”. Il Maestro ha aggiunto che “la scelta di presentare il concerto di Vita e Destino è stata fatta per sottolineare la necessità di riprendere la vita e proseguire il cammino nonostante le dure condizioni che non disperderanno la speranza”.

Baghboudrian infine ha sottolineato la necessità di creare “uno stato di partecipazione con il pubblico, che porti con sé anche ciò che le circostanze hanno lasciato di emozioni, in modo che il concerto si trasformi in un luogo di partecipazione, dove ognuno ne esca con un diverso stato psicologico ed energetico”.
