Divieto delle borse della spesa in plastica monouso a partire dal prossimo anno per ridurre l’inquinamento nel paese ricco di petrolio. Questo è l’annuncio degli Emirati arabi che ospiterà a Dubai la 28esima Conferenza delle parti (COP28) nel 2023.
La legge vieterà l’importazione, la produzione e la circolazione delle buste a partire dal 1° gennaio 2024, mentre un divieto simile si applicherebbe a bicchieri, piatti e posate di plastica dal 1 gennaio 2026.
Nel frattempo Abu Dhabi, la capitale degli Emirati Arabi Uniti, ha imposto il divieto di plastica monouso a giugno e la città di Dubai ha iniziato a far pagare 6 centesimi a busta da luglio.
La plastica impiega decenni per decomporsi e particelle microscopiche sono state trovate all’interno dei corpi di pesci, uccelli e altri animali. I sacchetti di plastica inquinano strade e corsi d’acqua e danneggiano la biosfera marina e terrestre.
Nel Paese si consumano 4 miliardi di bottiglie di plastica all’anno e il 40% di tutta la plastica presente è monouso. Per promuovere il cambiamento e le abitudini dei consumatori, e rafforzare l’impegno verso un futuro più sostenibile, Dubai aveva lanciato l’iniziativa “Dubai Can” con l’obiettivo di ridurre la dipendenza della città dalle bottiglie di plastica monouso e incoraggiare i residenti e i turisti a utilizzare bottiglie d’acqua riutilizzabili in 40 nuove stazioni di rifornimento dell’acqua in tutta la città.
Gli Emirati Arabi Uniti, uno dei principali produttori di petrolio e Paese ospitante del vertice sul clima delle Nazioni Unite di quest’anno, hanno dichiarato di voler raggiungere “emissioni zero” entro il 2050.