Cittadella di Alepoo: iniziano i lavori di restauro dopo il terremoto

La storica Cittadella e simbolo di Aleppo, che era rimasta intatta durante gli anni della guerra, purtroppo è stata danneggiata durante l’ultimo terremoto che ha colpito la città il 6 febbraio scorso. 

Nei giorni scorsi, sono – per fortuna – partiti i lavori di recupero e restauro promossi dalla Syrian Trust for Development, in collaborazione con la Direzione Generale delle Antichità e dei Musei e la società Diyari, che ha avviato i lavori di restauro all’ingresso della Cittadella di Aleppo, la parte più colpita dal sisma. Tutti lavori con il contributo solo dei siriani, visto che il Paese è sottoposto tuttora a sanzioni ed embargo di Ue e Usa.

Dopo il completamento della valutazione dei danni, soprattutto nella città vecchia, attraverso rilevamenti e ricerche, con l’obiettivo di proteggere e preservare questo patrimonio, e in coordinamento con il Comune di Aleppo, si è tenuto un seminario, che si è concluso con una serie di raccomandazioni, fissando le priorità degli interventi urgenti nei luoghi colpiti, e gli interventi di emergenza da realizzare per mitigare gli effetti del terremoto.

La prima fase dei interventi riguarda il ripristino delle parti danneggiate, in particolare l’ingresso principale della Cittadella, a rischia crollo. I lavori di restauro interessano l’arco portante della scala d’ingresso e prevedono anche lo smantellamento delle parti danneggiate per la ricostruzione, la facciata esterna della prima torre d’ingresso e le mura difensive esterne, oltre diversi punti proprio al centro della Cittadella. 

È stato eseguito uno studio strutturale, in conformità con le condizioni di restauro e gli standard urbanistici, e sono iniziati i lavori di restauro, compresi l’installazione di supporti dalla base dell’ingresso per completare i lavori sulla facciata della torre avanzata, rimozione e iniezione, sostituzione delle parti danneggiate. Secondo il piano provvisorio dei tecnici e specialisti, i lavori di restauro dovrebbero essere completati in quattro mesi. 

La Cittadella di Aleppo, una della città più antiche al mondo, è uno dei siti archeologici più importanti della Siria. E’ stata chiusa ai visitatori subito dopo il sisma per mettere in sicurezza l’area. Situata su una collina, in gran parte artificiale, alta cinquanta metri e con una pianta ellittica di 400 metri di diametro, la Cittadella è lambita da un fossato profondo 22 metri e largo 30.  

Il nucleo principale della Cittadella attuale è una fortezza arabo islamica medievale costruita ad uso militare, ma in grado di ospitare oltre 10 mila persone durante gli assedi. E’ nata nel 3000 a.C. ed è stata subito fortificata dagli amorrei del regno di Yamkad, mentre i più antichi reperti trovati al suo interno sono due leoni di basalto che ornavano il tempio ittita di Hadad, del X secolo a.C. La fortezza si arrese solo a Hulagu Khan, nipote di Gengis Khan, che la saccheggiò e ne massacrò la popolazione. 


Durante il dominio macedone e sotto Alessandro Magno fu costruita l’acropoli e nel 945, la residenza del governatore fu trasformata in un palazzo dalla dinastia degli Hamdanidi. 

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