
E’ andati in archivio, con successo, la serie di quattro serate della Compagnia del Balletto dell’Opera del Cairo. In cartellone due importanti spettacoli: “Carmina Burana” e “Danses qu’on croise“. La regia è stata affidata a Armenia Kamel e le musiche sono state eseguite dall’Orchestra dell’Opera del Cairo, guidata dal maestro Ahmed Farag e dalla Cairo Opera Choir, guidata da Mina Hanna.

Il balletto di Carmina Burana, ideato dal coreografo egiziano Abdel Moneim Kamel, si ispira alla famosa opera del musicista tedesco Karl Orff nella sua idea di lotta e contraddizione della vita tra bene e male, nell’amore e nell’odio, felicità e dolore dove in ogni scena la ruota della fortuna si gira, e la gioia si trasforma in tristezza e la speranza in amarezza e viceversa.


“Danses qu’on croise“ (“Danze che incontriamo”), coreografia di Thierry Malandain e musica del compositore tedesco Johann Brahms: unisce il classico e il moderno, e ruota attorno a divertenti relazioni tra otto ragazzi e ragazze, dove ognuno di loro cerca di conoscersi, e mette in luce caratteristiche, che variavano tra timidezza, indecisione, vanità, incoscienza e serietà.

Il Cairo Opera Ballet è stato fondato nel 1966 – inizialmente affiliato all’Istituto Superiore di Balletto – ha presentato i suoi primi spettacoli nello stesso anno. Ha iniziato a portare la propria arte anche fuori dall’Egitto a partire dal 1972, esibendosi in diversi teatri in molti paesi del mondo. Nel 1991, è diventato una delle compagnie del Teatro dell’Opera sotto la supervisione del direttore artistico Abdel Moneim Kamel, che ha guidato la compagna in tanti spettacoli tra i più famosi del mondo della danza, tra i quali “Romeo e Giulietta”, “Il lago dei cigni”, “Lo schiaccianoci”, “Giselle”, “Don Chisciotte”, “Bolero”, e “Cenerentola”.
